LITTLE RICHARD – addio alla leggenda del rock‘n’roll

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LITTLE RICHARD – addio alla leggenda del rock‘n’roll

All’anagrafe Richard Wayne Penniman, il compianto musicista[1] statunitense ha lasciato, attraversando generi come il soul o il funk ed esprimendosi lungo una elasticità vocale densa di innovazione e gravata anche dello sfoggio di un look decadente, un segno indelebile nella storia come vero re del rock’n’roll[2]. Inserito nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame, l’indimenticabile capostipite del rock, riconosciuto tra i padri del genere, ha ottenuto diversi riconoscimenti illustri come una stella sulla Hollywood Walk of Fame dal 1990, un Cashbox Triple Crown Award nel 1956 e, fino ad arrivare al piazzamento della sua Tutti frutti nei registri della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America dal 2010, anche un premio speciale dalla Rhythm & Blues Foundation nel 1994[3], tra gli altri[4].

Divenuto uno de primi rockers che, dagli anni 50, impersonarono lo stile trasgressivo e oltraggioso del rock’n’roll, il leggendario artista della Georgia ha contribuito alla nascita e alla diffusione di quella concezione vivace e ritmata che avrebbe posto un’impronta considerevole nella storia intergenerazionale. Lasciando delle vere e proprie pietre miliari della storia della musica e brani irresistibili, Penniman si è assicurato un posto all’interno del palmare dei talenti dell’arte nel senso più ampio del termine, anche grazie alla sua grande influenza sulla musica e sulla cultura del XX secolo, collezionando, tra l’altro, anche partecipazioni cinematografiche nei film Mister Rock and Roll, Don’t knock the rock, Su e giù per Beverly Hills e nel documentario musicale Il più grande concerto rock del mondo[5] al fianco di stelle come Jerry Lewis, Mick Jagger e Chuck Berry. Iniziando nel 1951 con l’imitazione dello stile pseudo-gospel di artisti come Billy Wright, il cantautore raggiunse l’apoteosi quando, sotto la guida del produttore Backwell, ha dato l’avvio a registrazioni in uno stile consistente in ritmi veloci, percussioni decise, un sassofono funky e un’interpretazione vocale di matrice gospel sopra le righe, spesso risolto in grida e gemiti, il tutto nell’onda della duplicità di boogie music e rhythm & blues.


[1] n. 5/12/1932 Georgia – m. 9/05/2020

[2] cfr The Original King of Rock and Roll

[3] Richard è stato il 4° artista a ricevere tale onorificenza dopo Ray Charles, Aretha Franklin e James Brown

[4] cfr WIKIPEDIA

[5] [1973,THE LONDON ROCK ‘N’ ROLL SHOW] Racconto cinematografico del concerto revival tenutosi nell’agosto del 1972 presso il Wembley Stadium di Londra

By | 2020-05-15T20:26:40+02:00 Maggio 9th, 2020|Musica, News, Speciali|0 Comments

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