MOONWALKER ……………………………………….. camminata sulla luna per il mito del pop

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MOONWALKER ……………………………………….. camminata sulla luna per il mito del pop


Appartenente al genere del musical cinematografico, il film di Michael Jackson si configura come un musical d’animazione, intrecciandovi tematiche di tipo fantasy, una sorta di vero e proprio fanta – musical. Soggetto del lungometraggio diretto da Jerry Kramer, tra gli altri, è una raccolta di brevi filmati, per lo più estratti musicali delle esibizioni dal vivo relative alla stupefacente carriera del re indiscusso del pop, qui omaggiato in occasione del quinto anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 25 giugno 2009.

 

il duetto con Spike
SPEED DEMON












Una sovrapposizione geniale quella che accosta nel film sequenze d’animazione costituite per lo più da figure animate tridimensionali, a quelle reali della vita di Michael, tra cui alcune esibizioni davanti ad un vastissimo pubblico e all’interno di locali underground. A testimonianza dell’importanza correlata all’elemento dello show, il titolo stesso del prodotto cinematografico in oggetto, derivante dalla speciale mossa di ballo, identificativa del musicista, un vero e proprio show – man, appunto, molto attento a tutti i dettagli e alla performance durante i concerti al fine di conferire una speciale emozione. Da segnalare, infatti, anche le notevoli qualità di ballerino e coreografo del cantautore statunitense, le cui canzoni risultano impresse di quel messaggio d’amore che lo ha sempre contraddistinto. Molte delle clip musicali in rassegna nel film appartengono alla scaletta di canzoni dell’album Bad, pubblicato nel 1987 e di cui spicca la coreografia della title – track, frutto dell’accostamento tra maturità e adolescenza, da sempre tema, questo, molto caro al protagonista della scena hip – hop mondiale. Nelle file del cast del film anche Joe Pesci, interprete del malavitoso Mr. Big, il quale turberà l’animo di Michael e dei suoi amici. Tra le ambientazioni del film anche una gangster per l’ambientazione del pezzo Smooth Criminal, un allestimento registico e scenografico rimasto nella storia della musica. Non mancano i momenti di leggerezza e comicità nel lungometraggio, tra cui quello del travestimento da coniglio per il brano Speed Demon o quello del singolare duetto con Spike, accanto a quelle che identificano il film come un vero e proprio sguardo verso il futuro, data la ricchezza di effetti speciali, i migliori dell’epoca, espressamente voluti da Michael per la realizzazione del suo film, in cui si mescolano diversi accorgimenti cinematografici, dalle riprese in esterni a quelle in interni, dai campi lunghi a quelli ravvicinati, passando per la tecnica dello stop – motion. Una sceneggiatura talvolta surreale che continuerà ad affascinare, sicuramente, grandi e piccini, assicurando al film sulla musica del sovrano del pop un posto di rilievo. Tra alcuni estratti musicali di ballo inseriti nel reportage cinematografico anche delle immagini significative della pace del mondo, come quelle ritraenti Mahatma Ghandi e Martin Luther King Jr., accavallate tra la clip dell’esecuzione live di Man in the Mirror. Il messaggio mandato a gran voce dal team di produzione e da Jackson innanzitutto è anche quello di pace e serenità necessarie tra i popoli e tra la gente stessa.

L’importanza dello show
SMOOTH CRIMINAL













In ultima analisi, configurandosi come uno slogan o un monito contro la droga e la criminalità giovanile in generale, il film mette in risalto, attraverso uno sguardo verso il futuro identificato nella navicella spaziale e nel robot di Jeko, la protezione necessaria nei confronti degli affetti più cari e contro l’ingenuità delle nuove generazioni.


By | 2014-07-25T11:54:00+02:00 Luglio 25th, 2014|Cultura|0 Comments

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