INDOVINA CHI VIENE A NATALE? – una storia a cui guardare con speranza

///INDOVINA CHI VIENE A NATALE? – una storia a cui guardare con speranza

INDOVINA CHI VIENE A NATALE? – una storia a cui guardare con speranza

Film dalle tonalità folk, il lungometraggio di Fausto Brizzi pone in analisi un tipico contesto familiare in riferimento all’ambientazione festaiola del Natale. Riuniti nella casa paterna per trascorrere la serata della Vigilia, i fratelli Sereni avranno l’occasione di assaporare lo slancio naturale verso il futuro attraverso il consolidamento di nuovi legami e rivivere la spensieratezza della celebrazione natalizia sotto lo sguardo “onnisciente” del padre Leonardo (Gigi Proietti).

Affrescata da una sceneggiatura colorita, la pellicola risulta diversificata nelle storie personali dei tre fratelli Sereni che, ormai territorialmente distanti, avranno l’occasione di ricongiungersi in un abbraccio familiare anche grazie al supporto dei rispettivi partner. Sentimentalmente legata a Francesco (Raoul Bova), la giovane Valentina (Cristiana Capotondi) sperimenterà alcuni dei valori peculiari del Natale a partire dalla compassione e avrà l’occasione di tenere testa – almeno inizialmente – ai genitori Giulio e Marina, rispettivamente interpretati da Diego Abatantuono e Angela Finocchiaro. Proprio questo il senso fondante del film di Brizzi, il testare in prima persona quella necessaria apertura alla diversità allontanando pregiudizi e preconcetti in virtù dell’amore vero, sentimento raccontato dalle voci dei fratelli Giulio, Chiara (Claudia Gerini) e Antonio (Carlo Buccirosso). Ad arricchire il contesto strutturale del film anche le interpretazioni dei più piccoli, interpreti di figli gelosi e furbi, artefici delle disavventure di Domenico (Claudio Bisio), maestro elementare e nuovo compagno della donna interpretata dalla Gerini. Raccontata mediante un contesto familiare nell’ottica della comprensione e del ritrovarsi, la storia familiare narrata nel film lascia trasparire un monito al riconoscimento della famiglia volgendo lo sguardo verso il futuro. Ispirato al Parenti Serpenti di Mario Monicelli, il film di Brizzi intende, probabilmente, frapporsi tra l’apparenza e la realtà, confezionando una storia velatamente malinconica a cui guardare con gioa e speranza.

By | 2020-01-03T13:46:43+01:00 Dicembre 24th, 2019|Recensioni|0 Comments

About the Author: