Tornato ieri in prima serata, il talent musicale di successo conferma un’attenzione al panorama musicale contemporaneo ma non solo, scelta registica evidenziata – come nelle scorse edizioni – già dalla formazione del cast di coach, spaziando da pop e musica neomelodica a urban e reggaeton. Versione italiana del format olandese ideato da John de Mol, lo show registrato al Centro di Produzione Rai di Milano risulta costituito da un’attenta direzione artistica e accurata gestione degli stretti tempi di palco, particolarità, questa, sottolineata dalla minuziosa regia televisiva tra momenti pre – show, focus sulla quotidianità dei giovani in gara e sul confronto tra i talent scout.
Condotta da Simona Ventura, la serata fa leva principalmente sulla professionalità e sull’orecchio dei nomi riuniti sulle quattro sedie più famose d’Italia (cit.), chiamati – dal 23 Aprile al 4 Giugno – a selezionare ognuno 14 talenti per il proprio team facendo affidamento su esperienza, professionalità e fiuto. Prima delle otto puntate dell’edizione 2019, la #Blind1 conferma lo spirito evolutivo del format e la diversificazione nell’ottica del rinnovamento, particolarità in luce anche nel rapporto con il pubblico, parte integrante dello show che ha conquistato 500 milioni di spettatori in tutto il mondo. Trasmessa anche da Rai Radio 2, la prima puntata della kermesse canora made in Italy ha dato spazio alla prima parte delle audizioni finalizzate al reclutamento di membri da parte degli artisti al coaching sulla base delle eventuali potenzialità di collaborazione più che sul mero giudizio delle qualità esecutive dei ragazzi in esibizione. Alla ricerca ognuno di particolari da rintracciare nelle performance, i quattro coach sembrerebbero definire – in un certo senso – l’impostazione del programma su una scaletta musicale intrigante, differenziandone i contenuti tra diverse epopee di genere, motivo per cui all’esperienza e alla ricerca tecnica e melodica di Gigi D’Alessio e Morgan si allaccia quella pop marcatamente urbana e moderna da parte di Guè Pequeno ed Elettra Lamborghini in virtù di un allestimento frizzante e movimentato. Strutturata sulla diversificazione di genere, la proposta musicale della prima serata di #tvoi2019 spazia dai ritmi latino – americani alla propensione per una vocalità particolareggiata, toccando l’hip hop, il rap, la dance e molti altri stili musicali e performativi.