Seguendo l’onda del marketing, anche Salvo Ficarra e Valentino Picone si tuffano nel mondo dei serial televisivi, uscendo con la prima stagione del prodotto in oggetto e realizzando sei episodi con la maestria di chi mastica soggetti cinematografici e performance attoriali da un ventennio. Era il 2002, infatti, quando i due comici di Zelig, divenuti famosi con gli sketch sulla panchina e con la locuzione “Stanco? No, oggi no” (cit.), uscivano con la produzione Rodeo Drive e Rai Cinema Nati stanchi, giusto per restare in tema.
Senso del nuovo prodotto è proprio la situazione di chi si ritrova invischiato in un intrigo che qui è una vicenda trattata burlescamente e folkloristicamente in riferimento alla serie fittizia The touch of the killer, disponendo quindi un raffronto e la possibile identificazione tra i racconti cinematografici o televisivi e gli eventi della vita reale. Cognati e colleghi, i due siciliani trascorrono le loro vite tra lavoro di riparazione elettrodomestici e casa, il primo alle prese con una moglie che lo tradisce e il secondo con il ricordo di una passione giovanile, l’ambizione al cambiamento e la cura di una madre forse troppo premurosa. Scapolo convinto, il carattere messo in scena da Picone, nella sua figura di uomo dal cuore tenero – divenuta classica nel rapporto tra lui e il compagno di set e palcoscenico – avvertirà il bisogno di una compagna di vita quando, in occasione di una rimpatriata di classe, rivede Agata (Marianna Di Martino) proprio mentre l’amico sarebbe ai ferri corti con Ester (Anna Favella), sua sorella. Capitati, durante un intervento digitale, sul luogo di un delitto, i due registi e protagonisti si ritrovano nel bel mezzo di una faida mafiosa tra il commercialista Gambino, amante di Ester, un boss della malavita e indagini di polizia al top che vedono anche Leo Gullotta vestire i panni del procuratore Nicolosi, il tutto per una situazione ironizzata, come dicevamo, sul mondo delle serie TV. Disponibile da oggi sulla popolare piattaforma streaming, il prodotto funziona, diverte ed emoziona, lasciando anche aperta una riflessione sul valore delle origini, della famiglia, dell’amicizia e del legame in senso lato, oltre che su quello dell’onore con personaggi – tra cui Sergio Friscia, Maurizio Marchetti e Mary Cipolla nel ruolo, rispettivamente, di un giornalista sempre sul pezzo, l’insospettabile portiere dal doppio volto e la madre di Valentino – che rendono il tutto ancora più fruibile ed efficace nell’operazione dell’ironizzare su un mondo sempre più in evoluzione.
