FREDDIE MERCURY – il 75° anniversario della nascita della leggenda del rock da Brit Award

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FREDDIE MERCURY – il 75° anniversario della nascita della leggenda del rock da Brit Award

Entrato di diritto nella storia dei performer migliori di tutti i tempi, “la cometa del rock”[1] ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della musica e della cultura moderna, innanzitutto per la sua vena compositiva e performativa, ma anche per essere stato, oltre che – secondo uno studio dell’Università della Repubblica Ceca – il miglior cantante di tutti i tempi[2], anche il co-fondatore del gruppo live migliore di sempre[3]. Votata come la più grande rock band della storia sul sito votenumber1.com nel 2008 e – secondo un sondaggio della BBC condotto nello stesso anno – come la miglior rock-band inglese seguita dai Beatles, la formazione dei Queen ha lasciato una considerevole eredità alle arti performative, sia per la potenza e l’efficacia di testi notevoli che per il valore dell’impatto sul mondo dello spettacolo, qualità desunta da show come il concerto a Montreal del 1981 e il Freddie Mercury Tribute Concert del 1992, spettacoli celebrati anche dalle relative releases in DVD. 

Nato a Zanzibar il 5 settembre 1946 e celebrato postumo con un premio per l’eccezionale contributo alla musica assegnatogli nel contesto dei Brit Awards, Farrokh Bulsara è stato un musicista, cantautore e compositore britannico, fondatore nel 1970 dello storico gruppo rock dei Queen, band di cui fu indiscusso leader fino alla morte. A contraddistinguerlo il suo talento vocale, sua caratteristica maggiormente in luce, accanto alla sua forte vena interpretativa sul palco e alla sua personalità talvolta eccentrica e, come dimostrato dai suoi travestimenti, regale. Autore dei brani di maggior successo della band britannica, tra cui We are the champions, Bohemian Rhapsody e Play the game, lo stesso Mercury fu protagonista di una carriera solista parallela all’attività con i Queen, aggiudicandosi una posizione di rilievo tra gli artisti più influenti della storia del rock e classificandosi al primo posto tra le voci di quel genere musicale nella classifica stilata nel 2009 dal magazine Classic Rock. Diverse furono le esperienze prima di giungere alla svolta clou della sua carriera, i 21 anni dei Queen, tra cui l’appartenenza ai The Hectics ai tempi della scuola, anni in cui ha di certo potuto affinare la voce più grintosa di sempre, riconosciuta come un qualcosa di straordinario anche dalla scienza che, in virtù delle sue quattro ottave interne, ha stabilito che difficilmente un altro essere umano potrà mai eguagliarle[4]. Un musicista raffinato il cui talento è stato coltivato attraverso studi e nozioni accademiche, unitosi prima agli Ibex di Liverpool e successivamente agli Smile di Tom Staffel, fino ad arrivare alla formazione del gruppo dei Queen insieme a Brian May e Roger Taylor, rispettivamente chitarrista e batterista. Completata da John Deacon nel 1971, la band regina (cfr) iniziò da subito a collezionare successi e a distinguersi nei momenti live, in cui la capacità vocalica di Freddie fa da padrona all’intero show in atto, uno spettacolo distinto e regale in tutti i sensi, in cui i momenti di maggior intensità tematica si alternano a quelli carichi a livello strumentale e vocale.

[1] cfr LA REPUBBLICA SPETTACOLI

[2] cfr R3M

[3] cfr WIKIPEDIA

[4] cfr SUPEREVA

By | 2021-09-05T08:51:46+02:00 Settembre 5th, 2021|Cultura, Musica, Speciali|0 Comments

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